Анелия Ибарбия - Итальянские сказки / Fiabe Italiane

Тут можно читать онлайн Анелия Ибарбия - Итальянские сказки / Fiabe Italiane - бесплатно ознакомительный отрывок. Жанр: foreign_language, издательство Array Литагент «АСТ», год 2014. Здесь Вы можете читать ознакомительный отрывок из книги онлайн без регистрации и SMS на сайте лучшей интернет библиотеки ЛибКинг или прочесть краткое содержание (суть), предисловие и аннотацию. Так же сможете купить и скачать торрент в электронном формате fb2, найти и слушать аудиокнигу на русском языке или узнать сколько частей в серии и всего страниц в публикации. Читателям доступно смотреть обложку, картинки, описание и отзывы (комментарии) о произведении.
Анелия Ибарбия - Итальянские сказки / Fiabe Italiane
  • Название:
    Итальянские сказки / Fiabe Italiane
  • Автор:
  • Жанр:
  • Издательство:
    Array Литагент «АСТ»
  • Год:
    2014
  • Город:
    Москва
  • ISBN:
    978-5-17-085034-1
  • Рейтинг:
    5/5. Голосов: 11
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Анелия Ибарбия - Итальянские сказки / Fiabe Italiane краткое содержание

Итальянские сказки / Fiabe Italiane - описание и краткое содержание, автор Анелия Ибарбия, читайте бесплатно онлайн на сайте электронной библиотеки LibKing.Ru
Книга содержит двенадцать итальянских сказок на разные сюжеты – как волшебные, так и бытовые. Тексты сказок упрощены и сокращены, сопровождаются комментариями и упражнениями на понимание прочитанного, в конце книги расположен небольшой словарь. Занимательные итальянские сказки позволят вам погрузиться в удивительный мир итальянского фольклора. Чтение итальянских сказок в оригинале не только поможет в изучении языка, но и даст прекрасную возможность познакомиться с культурой Италии.
Книга предназначается для тех, кто только начинает свое знакомство с итальянским языком (уровень 1 – для начинающих).

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Упражнения

1. Выберите правильный вариант:

1. I coniugi portarono il pane al nobiluomo.

2. I coniugi portarono il pane al mercante.

3. I coniugi portarono il pane alla comare.

4. I coniugi portarono il pane alla vicina.

2. Chi è la comare?

1. Una vicina.

2. Una venditrice.

3. Una santola.

4. Una fata.

3. Вставьте пропущенное слово:

1. Andò e trovò ______ e così iniziò a zappare la terra.

2. Ora ti darò un pezzo di pane _______.

3. Dopo qualche tempo, terminate le provviste, l’uomo fu ______ di nuovo a dover andare per campi.

4. Diede loro non solo la pasta, ma _____, ceci, fave.

4. Выберите нужный глагол:

Mentre _______, passò di lì un nobiluomo che gli chiese cosa stesse facendo.

1. lavorava.

2. zappava.

3. riposava.

4. dormiva.

5. Выберите нужный предлог:

a – di – in – per

1. Voglio andare ___ vedere se rimedio una giornata ___ lavoro ___ campagna.

2. Dopo qualche tempo, terminate le provviste, l’uomo fu costretto ___ nuovo ____ dover andare ___ campi.

3. Ma attento, devi mangiarlo solo tu, ripeto non darlo ____ nessuno.

4. ____ fretta e furia portarono il pane ____ comare.

6. Поставьте глаголы в нужную форму:

1. Non (volere) sapere nulla, te ne (dare) un altro pezzo, ma guai a te.

2. (Andare) e (trovare) un fondo e così (iniziare) a zappare la terra.

3. Perché non lo (portare) alla comare della drogheria, così in cambio (potere) darci della pasta?

4. Il marito dopo il lutto (prendere) il pane con tutte le monete e (trasferirsi) a casa della comare e là (vivere) cent’anni.

7. Ответьте на вопросы:

1. Che cosa diede il nobiluomo al vecchio?

2. Che cosa diede la comare ai vecchi?

3. Che cosa fece il marito sui campi?

4. Perché la moglie morì?

5. Raccontare il testo.

Ответы:

1. I coniugi portarono il pane alla comare.

2. Una santola.

3.

1. Andò e trovò un fondoe così iniziò a zappare la terra.

2. Ora ti darò un pezzo di pane speciale.

3. Dopo qualche tempo, terminate le provviste, l’uomo fu costrettodi nuovo a dover andare per campi.

4. Diede loro non solo la pasta, ma olio, ceci, fave.

4. zappava.

5.

1. Voglio andare avedere se rimedio una giornata dilavoro incampagna.

2. Dopo qualche tempo, terminate le provviste, l’uomo fu costretto dinuovo adover andare percampi.

3. Ma attento, devi mangiarlo solo tu, ripeto non darlo anessuno.

4. Infretta e furia portarono il pane allacomare.

I tre desideri

Una volta, tanto tempo fa, in una grande foresta, viveva un boscaiolo. Lui abitava in una capanna di tronchi, lavorava ogni giorno ad abbattere gli alberi e guadagnava abbastanza da mantenere sé e la moglie [24]. Una mattina andò come al solito al lavoro. Aveva deciso di abbattere una grande quercia, e faceva già il conto [25]tutto contento di quante tavole e di quanta legna avrebbe ricavato. Prese la sua scure, si gettò sulle spalle il sacco con un pezzo di pane e una borraccia d’acqua e si avviò. Giunto alla quercia [26], gettò il sacco a terra, si levò la giacca e sollevò la scure come se [27]avesse voluto abbattere la quercia con un colpo solo. Ma al colpo non cadde affatto. Dalla quercia uscì una vocina sottile e subito dopo, una meravigliosa fata apparve al boscaiolo, che rimase a bocca aperta e si lasciò sfuggire la scure dalle mani [28]. La fata lo pregò: “Buon uomo, risparmia questo albero, ed io saprò ricompensarti”. Il boscaiolo impietosito e confuso, rispose: “Farò come tu desideri, bella fata”. Raccolse la scure, si gettò la giacca e il sacco sulle spalle e fece per andarsene [29]. Ma la bella fata lo trattenne: “Ti ringrazio, buon uomo. Voglio premiare il tuo buon cuore; esprimi tre desideri e quel che desideri accadrà”. Detto questo scomparve. Il boscaiolo si incamminò verso casa. Strada facendo gli venne un appetito straordinario [30]e, ancora prima di varcare la soglia gridò alla moglie: “Moglie, dammi subito il pranzo perché ho una fame da lupi [31]”. “Il pranzo? Caro mio, dovrai pazientare almeno un’oretta, non ti aspettavo tanto presto. E cosa vorresti per pranzo?” “Budino di riso. Ma voglio una pentola grande come questa tavola. Aveva appena finito di parlare che comparve sulla tavola una pentola piena di budino fumante. Il boscaiolo e sua moglie spalancarono gli occhi; solo allora l’uomo si ricordò della fata del bosco e si batté un colpo sulla fronte. “Ah che stupido che sono [32]!” E raccontò alla moglie quello che gli era successo. “Sei proprio uno stupido, il re degli stupidi!” lo sgridò la moglie. “Vorrei che questa pentola ti si attaccasse al naso”. Non aveva ancora finito di parlare che la pentola si attaccò al naso del boscaiolo, costringendolo a piegare la testa fino a terra [33]. Il boscaiolo e sua moglie spalancarono gli occhi più di prima e cominciarono a tirare la pentola per farla venire via, ma non c’era verso di staccarla. “Adesso come si fa?” si domandarono l’un l’altro, lasciando cadere le braccia per la stanchezza. Che fare? Ormai non restava che pronunciare il terzo desiderio: “Che la pentola si stacchi dal naso!” Non avevano ancora finito di dirlo che la pentola ricadde sulla tavola con un gran fracasso. Il boscaiolo e sua moglie si sedettero a tavola e mangiarono il budino di riso. Era proprio squisito, in tutta la loro vita non avevano mai mangiato roba tanto buona… per forza [34]lo aveva cucinato la fata.

Упражнения 1 Выберите правильный вариант 1 Il boscaiolo voleva abbattere - фото 2
Упражнения

1. Выберите правильный вариант:

1. Il boscaiolo voleva abbattere l’abete.

2. Il boscaiolo voleva abbattere il tiglio.

3. Il boscaiolo voleva abbattere la quercia.

4. Il boscaiolo voleva abbattere il pioppo.

2. Che cosa volle mangiare il boscaiolo?

1. Il pesce.

2. Il budino di riso.

3. Il pasticcio.

4. La pasta.

3. Вставьте пропущенное слово:

1. Aveva deciso di _____ una grande quercia.

2. Ma voglio una _____ grande come questa tavola.

3. Lui abitava in una _______________, lavorava ogni giorno ad abbattere gli alberi e guadagnava abbastanza da mantenere sé e la moglie.

4. Voglio ________ il tuo buon cuore; esprimi tre desideri e quel che desideri accadrà.

4. Выберите нужный глагол:

Aveva appena finito di parlare che ________ sulla tavola una pentola piena di budino fumante.

1. scomparì.

2. comparve.

3. fuggì.

4. sbiadì.

5. Выберите нужный предлог:

di – a – per

1. Aveva deciso _____ abbattere una grande quercia, e faceva già il conto tutto contento ____ quante tavole e ____ quanta legna avrebbe ricavato.

2. Ma _____ colpo non cadde affatto.

3. Il boscaiolo e sua moglie spalancarono gli occhi più ____ prima e cominciarono _____ tirare la pentola _____ farla venire via.

4. E raccontò _____ moglie quello che gli era successo.

6. Поставьте глаголы в нужную форму:

1. (Volere) che questa pentola ti (attaccarsi) al naso.

2. Dalla quercia (uscire) una vocina sottile e subito dopo, una meravigliosa fata (apparire) al boscaiolo.

3. (finire) appena di parlare che (comparire) e sulla tavola una pentola piena di budino fumante.

4. (Raccogliere) la scure, (gettarsi) la giacca e il sacco sulle spalle.

7. Ответьте на вопросы:

1. Perché il boscaiolo volle abbattere la quercia?

2. Che cosa mangiarono i coniugi?

3. Che cosa promise la fata al boscaiolo?

4. Dove abitava il boscaiolo?

5. Raccontare il testo.

Ответы:

1. Il boscaiolo voleva abbattere la quercia.

2. Il budino di riso.

3.

1. Aveva deciso di abbattereuna grande quercia.

2. Ma voglio una pentolagrande come questa tavola.

3. Lui abitava in una capanna di tronchilavorava ogni giorno ad abbattere gli alberi e guadagnava abbastanza da mantenere sé e la moglie.

4. Voglio premiareil tuo buon cuore; esprimi tre desideri e quel che desideri accadrà.

4. comparve.

5.

1. Aveva deciso diabbattere una grande quercia, e faceva già il conto tutto contento diquante tavole e diquanta legna avrebbe ricavato.

2. Ma alcolpo non cadde affatto.

3. Il boscaiolo e sua moglie spalancarono gli occhi più diprima e cominciarono atirare la pentola perfarla venire via.

4. E raccontò allamoglie quello che gli era successo.

Le streghelle

C’era una volta un cervo che viveva in una casupola vicino al bosco assieme ad un bambino. Ogni giorno quando usciva per andare a pascolare diceva al bimbo:” Tu non aprire mai a nessuno”. “Vai tranquillo, non farò entrare nessuno” rispondeva il bimbo.

Un giorno mentre il cervo era al pascolo ed il bambino era solo in casa si udirono colpi alla porta [35]. “Bimbo, fa freddo, apri lo stanzino; appena ci riscaldiamo, subito ce ne andiamo” dicevano delle strane vocine. “Io non devo aprire a nessuno” rispose il bimbo e non aprì. “Hai fatto bene” lo lodò il cervo, dicendogli che le vocine erano delle streghelle e che se le avesse fatte entrare lo avrebbero portato via [36]. Il giorno dopo, non appena [37]il cervo se ne andò, qualcuno bussò alla porta. “Oh che freddo, che freddo fa! Bimbo, bambino apri lo stanzino appena ci riscaldiamo subito ce ne andiamo!!” “Poverine, come tremano dal freddo là fuori; magari poi non sono così cattive, aprirò quanto basta perché [38]possano riscaldarsi” pensò e così aprì la porta. Appena furono dentro lo stanzino le streghelle presero il bimbo e lo portarono via dalla casupola. “Povero me” piangeva il bimbo ricordandosi del cervo e si mise a gridare [39]sperando che lo sentisse. Infatti lo sentì e dopo avere attraversato valli e monti si presentò con le sue enormi corna davanti alle streghelle che lasciarono il bimbo e sparirono. “Cosa ti avevo detto? La prossima volta non chiamarmi in aiuto” disse al bambino con aria seria. Dopo qualche giorno, mentre il bimbo era di nuovo a casa da solo si ripresentarono le streghelle e bussarono alla porta. “Bimbo, apri lo stanzino” mormorarono. “Non aprirò, vi conosco e non voglio essere portato via da voi” gli rispose. “Non temere, non ti faremo nulla, abbiamo tanto freddo, vorremmo solo riscaldarci e poi andremo subito via” dissero piangendo e supplicando. Il bambino dopo un po’ si commosse ed aprì la porta… e le streghelle con un balzo lo ghermirono e lo portarono via con loro. “Oh, perché non ho ubbidito, stavolta il mio amico cervo non verrà a liberarmi” pensava e piangendo cominciò a gridare affinché lo sentisse. Il cervo questa volta era talmente lontano che non lo udiva e nel frattempo le streghelle portarono il bimbo a casa loro dentro uno sgabuzzino, rimpinzandolo di cibo affinché diventasse bello grasso per poi farlo arrosto.

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