Анелия Каминская - Лучшие итальянские сказки / Le migliori fiabe italiane
- Название:Лучшие итальянские сказки / Le migliori fiabe italiane
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- Жанр:
- Издательство:неизвестно
- Год:2019
- Город:Москва
- ISBN:978-5-17-116822-3
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2. Perché i ladri sbuzzarono i cavalli?
3. Dove lavorava il marito della donna?
1.Una donna faceva cuocere dei ceci.
2.Una mordacchia
3.1. tasca; 2. corno; 3. persone; 4. sacco;
4.si misero
5.1. dalla, di, a; 2. a; 3. in; 4. in, a;
Gallo Cristallo
C’era una volta un gallo che andava girando per il mondo [22] C’era una volta un gallo che andava girando per il mondo – Жил-был петух, который путешествовал по свету
. Trovò una lettera per strada, la raccolse col becco, la lesse; diceva: “Gallo cristallo, gallina cristallina, oca contessa, anatra badessa, uccellino cardellino vanno alle nozze di Pollicino”.
Il gallo si mette in cammino per andarci alle nozze di Pollicino e dopo pochi passi incontra la gallina.
– Dove vai, compare gallo?
– Vado alle nozze di Pollicino.
– Ci vengo anch’io!
– Se ci sei nella lettera”
E ci guarda; legge: “Gallo cristallo, gallina cristallina…”
– Ci sei, ci sei: allora, andiamo.
E si mettono in viaggio tutti e due [23] tutti e due – оба
. Dopo un altro po’ incontrano l’oca.
– Oh, comare gallina e compare gallo, dove andate?
– Andiamo alle nozze di Pollicino.
– Ci vengo anch’io?
– Se ci sei nella lettera.
E il gallo riapre la lettera e legge: “Gallo cristallo, gallina cristallina, oca contessa…”
– Ci sei; e andiamo!
Cammina cammina tutti e tre, ed incontrano l’anatra.
– Dove andate, comare oca, comare gallina e compare gallo?
– Andiamo alle nozze di Pollicino.
– Ci vengo anch’io?
– E sì, se ci sei.
Legge: “Gallo cristallo, gallina cristallina, oca contessa, anatra badessa…”
– Ci sei: vieni anche tu!
Dopo un altro po’ incontrano l’uccellino cardellino.
– Dove andate, comare anatra, comare oca, comare gallina e compare gallo?
– Andiamo alle nozze di Pollicino.
– Ci vengo anch’io?
– E sì, se ci sei!
Riapre la lettera: “Gallo cristallo, gallina cristallina, oca contessa, anatra badessa, uccellino cardellino…
– Ci sei anche tu.
E si misero in cammino tutti e cinque. Ecco che incontrarono il lupo.
Anche il lupo chiese dove andavano.
– Andiamo alle nozze di Pollicino! – Rispose il gallo.
– Ci vengo anch’io?
– Sì, se ci sei!
E il gallo rilesse la lettera: “Gallo cristallo, gallina cristallina, oca contessa, anatra badessa, uccellino cardellino…”. Ma il lupo non c’era.
– Ma io voglio venire! – Disse il lupo.
E quelli, per paura, risposero:
– …e andiamo.
Fatti un altro po’ di passi, il lupo disse tutti a un tratto [24] a un tratto – вдруг
:
– Ho fame.
Il gallo gli rispose:
– Io da darti non ho niente…
– Allora mi mangio te!
E il lupo spalancò la bocca e lo inghiottì.
Dopo un altro po’ di strada, ripetè:
– Ho fame.
La gallina gli rispose come aveva risposto il gallo, e il lupo ingollò anche lei. E così fece con l’oca e così con l’anatra.
Rimasero soli il lupo e l’uccellino. Il lupo disse:
– Uccellino, ho fame!
– E che vuoi che io ti dia?
– Allora mi mangio te!
Spalancò la bocca… E l’uccellino gli si posò sulla testa. Il lupo si sforzava d’acchiapparlo, ma l’uccellino svolazzava di qua, svolazzava di là, saltava su una frasca, su un ramo, poi tornava sulla testa del lupo, sulla coda.
Quando il lupo si fu stancato perbene, vide lontano venirsene una donna con una canestra sulla testa, che portava da mangiare ai mietitori. L’uccellino chiamò il lupo:
– Se mi salvi la vita, io ti faccio fare una mangiata di tagliolini e carne, che quella donna porta ai mietitori. Perché lei, quando mi vedrà, mi vorrà acchiappare, io volerò via e salterò da una frasca all’altra [25] da una frasca all’altra – с одной ветки на другую
. Lei poserà la canestra per terra, e tu potrai mangiarti tutto.
Difatti, venne la donna, vide l’uccellino così bello, e subito stese la mano per pigliarlo, ma quello s’alzò un tantino. La donna posò la canestra e gli corse dietro. Allora il lupo andò alla canestra e mangiò.
– Aiuto! Aiuto! – grida la donna. Arrivano tutti i mietitori, chi con la falce, chi col bastone, saltano sul lupo e l’ammazzano. Dalla pancia saltano fuori sani e salvi [26] sani e salvi – живые и невредимые
il gallo cristallo, la gallina cristallina, l’oca contessa, l’anatra badessa e insieme all’uccellino cardellino riprendono il cammino verso le nozze di Pollicino.
Gallo cristallo, gallina cristallina, oca contessa, anatra badessa, uccellino cardellino vanno alle nozze di Pollicino.
Упражнения
1. Выберите правильный вариант:
1. La donna aveva una borsa.
2. La donna aveva una canestra.
3. La donna aveva un carro.
4. La donna aveva una bottiglia.
2. Подберите синонимы:
cesta – cammino —
cibo – affamato —
matrimonio – acchiappare —
3. Вставьте пропущенное слово:
1. Difatti, venne la donna, vide l’uccellino così bello, e subito stese la ________ per pigliarlo.
2. La gallina gli rispose come aveva risposto il ___________, e il lupo ingollò anche lei.
3. Quando il lupo si fu stancato _________, vide lontano venirsene una donna con una canestra sulla testa.
4. Rimasero soli il _______ e l’uccellino.
4. Выберите нужный предлог: da –ai – sulla – di – con – su – del
1. Se mi salvi la vita, io ti faccio fare una mangiata ______ tagliolini e carne, che quella donna porta ____ mietitori.
2. Quando il lupo si fu stancato perbene, vide lontano venirsene una donna ______ una canestra _____ testa, che portava ___ mangiare ___ mietitori.
3. Illuposisforzava____acchiapparlo,mal’uccellino svolazzava ___ qua, svolazzava ____ là, saltava ___ una frasca, ____ un ramo, poi tornava _____ testa ___ lupo, ____ coda.
5. Поставьте глаголы в нужную форму:
1. (Spalancare) la bocca… E l’uccellino gli (posarsi) sulla testa.
2. La donna (posare) la canestra e gli (correre) dietro.
3. E il lupo (spalancare) la bocca e lo (inghiottire).
4. Gallo cristallo, gallina cristallina, oca contessa, anatra badessa, uccellino cardellino (andare) alle nozze di Pollicino.
6. Raccontare il testo.
1.La donna aveva una canestra
3.1. mano; 2. gallo; 3. perbene; 4. lupo;
4.1. di, ai; 2. con, sulla, da, ai; 3. di, di, di, su, su, sulla, del, sulla;
L’anello magico
C’erano una volta un Re e una Regina, che avevano una figlia unica, e le volevano più bene che alla pupilla dei loro occhi [27] le volevano più bene che alla pupilla dei loro occhi – оберегали ее как зеницу ока
. Il Re di Francia mandò ambasciatori per domandarla in sposa [28] per domandarla in sposa – чтобы попросить ее руки
. Il Re e la Regina, che non sapevano staccarsi dalla figliola, risposero:
– È ancora bambina.
Un anno dopo fu la volta del Re di Spagna. Quelli si scusarono allo stesso modo [29] stesso modo – так же, таким же образом
:
– È ancora bambina.
Ma i due regnanti se l’ebbero a male [30] aversela a male – обидеться, рассердиться
. E chiamarono un Mago:
– Devi farci un incanto per la figlia del Re, il peggiore incanto che ci sia.
– Fra un mese l’avrete.
Passato il mese, il Mago si presentò:
– Ecco qui. Regalatele questo anello; quando lo avrà portato al dito per ventiquattr’ore, vedrete l’effetto.
Regalarglielo non potevano, perché s’eran già guastati coi parenti di lei. Come fare?
– Ci penserò io. – Re di Spagna si travestì da gioielliere, e aprì bottega dirimpetto al palazzo reale. La Regina voleva comprare delle gioie e lo mandò a chiamare. Quello andò, e in uno scatolino aveva l’anello. La Regina domandò alla figliola:
– Tu, non vuoi nulla?
– Non c’è niente di bello, – rispose la figlia.
– Ho qui un anello raro; le piacerà.
E il finto gioielliere mostrò l’anello incantato.
– Oh, che bellezza! Oh, che bellezza! Quanto costa?
– Principessa, non ha prezzo, ma prenderò quel che vorrete.
Gli diedero una gran somma e lui andò via. La Principessa s’era messa al dito l’anello e lo ammirava ogni momento [31] ogni momento – ежеминутно
:
– Oh, che bellezza! Oh, che bellezza!
Ma dopo ventiquattr’ore:
– Ahi! Ahi! Ahi!
Accorsero il Re, la Regina, le dame di corte, coi lumi in mano.
– Scostatevi! Scostatevi! Son diventata di stoppa.
Infatti la povera Principessa aveva le carni tutte di stoppa. Il Re e la Regina erano inconsolabili. Radunarono il Consiglio della Corona: che cosa si poteva fare?
– Maestà, fate un bando: chi guarisce la Principessa sarà genero del Re.
E i banditori partirono per tutto il regno, con tamburi e trombette:
– Chi guarisce la Principessa sarà genero del Re!
In una città c’era un giovanotto, figlio d’un ciabattino. Un giorno disse a suo padre:
– Babbo, datemi la santa benedizione: vado a cercare fortuna per il mondo.
– Il cielo ti benedica, figliolo mio!
E il giovanotto si mise in viaggio. In una viottola incontrò una frotta di ragazzi, che tiravano sassate a un rospo per ammazzarlo.
– Che male vi ha fatto? È anch’esso creatura di Dio: lasciatelo stare [32] lasciatelo stare – оставьте ее в покое
. Vedendo che quei ragazzacci non smettevano, mollò uno scapaccione a questo, un pugno a quello, e li sbandò: il rospo potè così ripararsi in un buco. Cammina, cammina, il giovanotto incontrò i banditori che andavano gridando:
– Chi guarisce la Principessa, sarà genero del Re.
– Che male ha la Principessa?
– È diventata di stoppa.
Salutò e continuò per la sua strada, finché non si fece buio [33] farsi buio – темнеть
in una pianura. Guardava attorno per vedere di trovare un posto dove riposarsi: si volta, e scorge al suo fianco una bella signora. Trasalì.
– Non aver paura [34] Non aver paura – не бойся
: sono una Fata, e sono venuta per ringraziarti.
– Ringraziarmi?
– Tu m’hai salvato la vita. Il mio destino è questo: di giorno [35] di giorno – днем
sono rospo, di notte [36] di notte – ночью
sono Fata.
– Buona Fata, c’è la Principessa che è diventata di stoppa, e chi la guarisce sarà genero del Re. Insegnatemi il rimedio: mi basterà.
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