Матвей Гуковский - Итальянское Возрождение
- Название:Итальянское Возрождение
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- Издательство:Ленинградский государственный университет
- Год:1990
- Город:Ленинград
- ISBN:5-288-00163-4
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Матвей Гуковский - Итальянское Возрождение краткое содержание
Книга рассчитана на историков, филологов, искусствоведов, широкий круг читателей, интересующихся проблемами всеобщей истории.
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163
Вопрос о taccamento подробно разобран в гл. II вышецитированной работы Arm. Sapori , Una compagnia…
164
Там же, стр. 104.
165
Борьба между капиталистическими и феодальными силами в итальянской экономике XIV века прослежена в реакционной по установке, но содержащей обильный материал, уже цитированной нами выше монографии Am. Fanfani , Le origini dello spirito capitalistico in Italia, Milano, 1933.
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Последующее изложение построено в первую очередь на уже цитированной выше работе A. Sapori , La Crisi delle compagnie mercantili dei Bardi e dei Peruzzi, Firenze, 1926, а также на данных, сообщаемых О. Meltzing , Das Bankhaus der Medici imd. seine Vorlaufer, Jena, 1905 и R. Davidsohn , Geschichte von Florenz, B. IV, Berlin, 1925.
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Приводимые цифры заимствованы из работы R. Davidsohn , Forschungen zur Geschichte von Florenz, B. Ill, стр. 201 и след. Berlin, 1901.
168
Sapori A . La crisi delle compagnie... P. 254–281.
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В изучении флорентийской шерстяной мануфактуры наиболее полной продолжает оставаться старая работа A. Doren 'a, Die Florentiner Wollentiuchindustrie, Stuttgart, 1901, кое в чем, в отношении к социальной структуре текстильного производства в Ломбардии, ее дополняет более новая монография U. Gualazzini , Rapporti fra capitale e lavoro nelle industrie tessile lombarde de) medio evo, Torino, 1932 (R. Univ. di Torino, Memorie dell Istituto Giuridico, ser II, mem. XX).
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Trattato dell Arte della Lana; напечатан в качестве приложения 1 к вышеназванной книге A. Doren'a.
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Ряд этих миниатюр воспроизведен в работе Е. Verga , Storia della vita Milanese, Milano, 1931, на стр. 69–75.
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Вопрос о связях между политикой итальянских коммун и их хозяйственными нуждами освещен в главе V вышецитированного сводного труда A. Doren 'a, Italienische Wirtschaftsge- schichte, Jena, 1934. Специально Флоренции посвящена работа R. Poehlmann , Die Wirtschaftspolitik der Florentiner Renaissance, Leipzig, 1878. Проблему соляной политики Венеции разрабатывает новейшая статья Cl. Bauer , Venezianische Salzhandelspolitik bis zum Ende des 14 Jahrhl, Vierteljahrsc hr. f. Sozial- und Wirtschafts- geschichte, B. 23, 1930.
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… ad nos pertineat nedum non turbare et impedire cursum salis Clugie, sed potius removere omnia impedimentia et sinistrantia cursum ipsum, sicut olim iam factum fuit de sale Cervie, quern Comune nostrum pluribus annis emit pro certa summa pecuniae, faciens ipsum totum in mare jactari, solum ut non impediret salem Clugiae, et per consequens utilitatem nostri Comunis…" Documenti finanziarii d. republics di Venezia, 7 a serie, I, стр. 216–8; цитирую по вышеназванной работе Cl. Bauer'a.
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A. Sapori , I libri…
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Этот вопрос детально и чрезвычайно убедительно разобран в много раз цитированной выше монографии Sapori , La crisi.
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Возникновение и развитие страховых операций изучено в работах: G. Salvioli, L'assicurazione e il carabio maritimo nella storia del diritto italiano, Bologna, 1884 и E. Bensa , II contratto d'assicurazione nel Medioevo, Genova, 1884, а также в более но вой статье, G. Valeri , I primordi dell'assicurazione attraverso il documento del 1329 в Rivista di Diritto Commerciale e del Diritto Generale delle obligazioni, Vol. XXVI, 1928.
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"Marcus propter lucrari fecit plures assicurationes sicut faciunt plurimi mercatores de Janua, quorum aliqui de nullo alio vivunt quam de huismodi questu…" — говорит один источник XIV века, приводимый в вышецитированной работе Е. Bensa (стр. 79).
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Приведенный текст векселя заимствован из Consilia Болонского юриста XIV века Бальда (Baldus de Ubaldis), причем в оригинале, цитированном в названной нами книге П. Табашникова, Прошлое векселя, Одесса 1891, стр. 45 он звучит так: "Pagati per questa prima littera a di IX de Octobr. a luca de goro libr. XLV sono per la valuta qui da Masio rena al tmppo (sic!) li pagati e poniti a mio conto e R. che Christo ve guarde Bonromeo de Milano a di IX de marzo MCCCXCV; на обороте Alexandro de bonromei e dominco de Andrea inineniz prima d. libr. XLV.
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Домашняя хроника имеется в полном издании, озаглавленном La Cronica Domestica di messer Donato Velluti… dai manoscritti originali per cura di Isidoro del Lungo e Guglielmo Volpi, Firenze, 1914. Хроника эта обильно цитируется множеством исследователей, но объектом серьезного монографического изучения она, насколько нам известно, не явилась.
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… multiplicando in avere e persone, venne volonta al detto Bonaccorso e figliuoli di Donato d'abitare meglio e fare altrove fondaco; e comperarono il terreno dove e il palagio oggi in via Maggio, ch'e de figliuoli di Piero e di Matteo, e'l terreno di dietro, ove sono le case mie, che furono de'figlinoli di Lapo. II quale costo poco, pero che ogni cosa era orto, e chiamavasi Casellina per una casellina sola ch'era ivi presso, ed era fuori della mura della citta… e fu allotta fatto beffe de'nostri passati dicendo: "Vedi ov'e Velluti sono iti ad abitare, e fare cosi fatto casamento: " pero che allotta era tenuto bello e orrevole palagio, e il sito fuori di mano e, poteasi dire, in villa. E fatto e compiuto il detto palagio, e case di dietro, e tornato ad abitare il detto Bonaccorso co'detti suoi nipoti, e recato ivi il fondaco e crearono nuova compagnia, secondo che di sopra si contiene in questo; per la quale compagnia cominciarono a trafficare, seguendo di tempo in tempo, a Bologna, Vinegia, Milano, Pisa, Genova, Roma, Parigi, e in Francia e Inghilterra. E perche parea cosa reprensibile, che le lettere, che veniano di fuori, fossono soprascritte "Bonaccorso Velluti e compagni, in Casellina", ed essendo fatta la Via Maggio larga e spaziosa e lunga, e gia fatte poi pui case, fece il detto Bonaccorso mio bisavolo soprascrivere le lettere che mandavano i lor fattori "Bonaccorso Velluti e compagni, in Via Mag-giore". E a questo modo battezzata, e in questo nome fu piu tempo chiamata: ma perche poi segui, che in certo tempo quasi tutti nomi e cose ricevettono diminuzione nel parlare, pero che'l detto Bonaccorso fu chiamato Corso…. il detto Gherardino Dino, cosi ricevette diminuzione la via; ove era chiamata Via Maggiore, cosi fu chiamata Via Maggio"; цит. изд., стр. 7–9. Мы привели данный отрывок, вопреки характеру нашего изложения, полностью, ввиду его исключительной яркости и выразительности.
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"Gherardino, figliuolo che fu di Piero predetto, fu ed e di piccola statura, magro e asciutto, piacevole e molto cortese, e troppo alia possibilita sua ardito, e coraggioso, e con poche parole, buono cavalcatore, e bello servidore e adatto a ogni cosa fare, salvo carte о mercatantia, pero che a quelle non fu posto, bonta del padre"; цит. изд., стр. 33–34.
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"Mico fu uno savio e valoroso uomo, e piu volte de' Priori nel suo tempo, e la sua usanza era pure co'cavalieri della casa de'Frescobaldi e co'maggiori cittadini di Firenze. Fu cortese e da bene. Senti di gotte…"; цит. изд., стр. 27.
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"Gherarduccio fu di comunale statura, grande parlatore non troppo savio, e poco sofferente, e poco fermo. Vivendo il padre, n'ando a Vignone; e ivi civanzandosi s'accompagno in tenere tavola di cambio con Giovanni Perini, e facea bene i fatti suoi. Fecevi venire Cino, e dopo certo tempo mutarono indizione in contendere a da si buono tempo, e schermire, e fare delle cose da spendere: di che in poco tempo vi lasciarono il capitale e 1 guadagnato e tornarono di qua leggieri d'avere…"; цит. изд., стр. 57.
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Il detto Fillippo di Bonaccorso, ch'alcuna volta fii chiamato Lippo, fu uno valento savio uomo, e di bella statura. Piu volte fu de' Priori e grande stato in Comune ebbe, e grande mercatante, e bene amato, molto savio e astuto, sempre bene aoperando per lo Comune…"; цит. изд., стр. 75.
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Le quali VII m. si pagarono de'danari della detta compagnia, secondo che partitamente apparisce al libro rosso ultimo della detta compagnia, a carte 95. Oltre a cio costo di spese, secondo si contiene al detto libro lb. 323 sol. 14 d. 9 a fior, come a carte 96, i quali anche si pagorno di danari della detta compagnia. Si che facemmo la vendetta di consorti e pagammo la parte nostra"; цит. изд., стр. 12–13.
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"Neri di Bonaccorso, nostro padre fecie grande ricchezza d'arte di lana, e truovasi che fecie fare per anno XI centinaia di panni, de'quali la magior parte mandava in Puglia, e nella detta arte fu molto industrioso. Ordino e fecie che nelle nostre chase entrava la lana franciescha e uscivano i panni compiuti, e l'ultimo edificio che fecie fu il liratoio che costo circha fior. tremilia cinque-cento. Aparve ch'egli non si curava degl'ufici del comune, pero che rifiutava tutti quelli che si possono rifiutare, e anche lo ricordo rifiutare per li consigli oportuni il Ghonfalone di compagnia. Fu de'priori due volte. Fu bello huomo alto tre braccia, non grasso ma di buoue ossa e nerbi e di pello sanghuigno, sano e forzevole, e visse anni LXVIII, Cronica di Buonaccorso Pitti, Bologna, 1905, стр. 16.
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Та же хроника, стр. 88–89. Ввиду обширности и ясности текста я не считаю необходимым приводить его в подлиннике.
190
Fr. Sacchetti , Novelle, Torino, 1853, стр. 186 и след.
191
Там же, стр. 186–187.
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